sabato 22 settembre 2007

CHIDDU CHI SI MANGIA SI RUTTA

“ CHIDDU CHI SI MANGIA SI RUTTA”

Una massima prettamente in vernacolo, tutta gelese, profonda nel suo significato che sta ad esprimere che chi ha prodotto da se la situazione o gli eventi che la danneggiano deve rimproverare se stesso e non gli altri o la sorte.

Le elezioni sono trascorse da appena tre mesi, l’elettorato gelese è stato chiamato alle urne eleggendo i 30 consiglieri che dovrebbero rappresentarci in maniera dignitosa e difenderci da coloro che attraverso macchinazioni, tramano contro gli ignari cittadini di vicende cariche di sorprusi e verso i quali si preparano le cosiddette polpette avvelenate.

Una polpetta avvelenata ce l’ha preparata la Caltaqua, inviando ai cittadini in piena canicola, bollette d’acqua dai prezzi esorbitanti che ha mandato su tutte le furie i cittadini con il serio rischio di dover far fronte allo spirito di rivolta e all’avvisaglia di ribellione dei cittadini, i quali si sentono truffati e non difesi dai nostri politici.

Un vento di fronda che si sarebbe dovuto acquietare nella riunione che si è tenuta nell’aula consiliare del Comune di Gela il giorno 9 Agosto 2007.

Purtroppo abbiamo i politici che ci meritiamo!

Il Presidente del Consiglio, persona di dubbia moralità, che della politica ne ha fatto arte e mestiere per fini propri, dopo aver menato il can per l’aria, per tutta la serata, ha indugiato sino alla fine con lo scopo di non concludere nulla o lasciare le cose come stanno con il meschino effetto di ostentate promesse che altri soggetti dovrebbero mantenere: Il Sindaco!!

E infatti dopo un estenuante dibattito dai toni vivaci, quando si è deciso in assemblea di produrre un ordine del giorno, firmato dalla maggioranza dei rappresentanti dei quartieri, comunque consegnato all’Amministrazione, avente per oggetto l’Ordinanza Sindacale di Sospensione Momentanea dal pagamento delle bollette e di ottenere un incontro con il Sindaco, messo alle strette, il presidente del Consiglio, sommessamente e quasi timidamente ci comunicava l’assenza del Sindaco che si protrarrà per oltre 15 giorni, avendo reso così inutile e vacuo per oltre tre ore il dibattito per la risoluzione immediata delle bollette della Caltaqua, atteso che, le bollette medesime si dovranno pagare entro il 27 Agosto c.a.

L’assemblea tutta e gli astanti cittadini si sono sentiti umiliati, offesi e presi per i fondelli dal presidente del consiglio che ha palesato tutta la sua incompetenza nel poter portare a termine le istanze dei gelesi.

Daltronte cosa ci si poteva aspettare dal presidente del consiglio, che ha voluto godersi di una serata di sole, conducendo i lavori in aula, facendo pesare la immeritata e prestigiosa carica istituzionale di presidente del consiglio?

E mentre altri Comuni della provincia hanno ottenuto lo spostamento della scadenza, Gela purtroppo, con un sindaco molto sensibile al tema della legalità, non solo non ha speso una sola parola a favore dei cittadini che l’ho hanno generosamente gratificato dei suffragi , ma di fronte ad una situazione drammatica che va a colpire illegittimamente le tasche dei gelesi, il nostro amato sindaco che fa? VA IN FERIE. (ponti d’oro al ladro che fugge!!)

Cittadini non arrendiamoci perché la battaglia continua.

Questa associazione, rappresentata da chi vi scrive, intende portare avanti delle iniziative ed invita tutti i gelesi per il 27 Agosto 2007, giorno di scadenza delle bollette idriche, sin dal primo mattino, di concentrarci davanti al Palazzo di città ed invitare il Sindaco ad emettere la tanto sospirata ORDINANZA SINDACALE DI SOSPENSIONE dal pagamento delle bollette Caltaqua.

Il Presidente dell’Associazione
A. G. E. A
Orazio Consiglio

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