sabato 22 settembre 2007

INCONTRO A PALERMO

TRA A MAMMANA E A TINITURA NI SQUAGGHIAU A CRIATURA!!!!!
(quasi)
Gela lì, 07 settembre 2007

I CITTADINI SAPPIANO!!!!!

Ma cosa ci si poteva mai aspettare dall’incontro dei nostri amministratori locali con il Governatore della Regione Cuffaro, plurindagato e rinviato a giudizio per il reato di favoreggiamento alla mafia, se non quello di mortificare l’intera popolazione gelese?

Ma cos’altro ci si poteva mai aspettare dal nostro sindaco che diserta l’incontro per snobismo a Cuffaro e manda il suo delfino Donegani a difendere gli interessi di Gela ma che si trova impreparato a dare risposte concrete negli interessi della nostra comunità?

Poveri Gelesi!!!!
che fine ingloriosa ci vogliono far fare questi nostri amministratori locali e regionali.

Cuffaro, in un primo momento dichiara che l’acqua di Gela non è potabile, quando qualcuno gli mette la pulce nell’orecchio che ci potrà essere l’abbattimento del 50% del costo delle tariffe, cambia versione e correggendosi dichiara che l’acqua è quasi potabile, a meno che la stessa non sia contaminata da sostanze fecali, cioè dalla merda.

I nostri amministratori presenti all’incontro, Donegani, Di Dio e compagni, che a Gela sono dei
“grandi lottatori” per la giustizia e per la difesa della dignità dei gelesi, hanno dimostrato i propri limiti e le proprie incapacità di fronte al licantropo Cuffaro, al quale non hanno neppure dimostrato che l’acqua di Gela non è potabile, inquinata che è un reale rischio alla salute e che può comportare anche a fenomeni di cianosi per la presenza di parassiti (trilometani – nitriti – metaemoglobinemia – giardia).

Il Sindaco Crocetta, che di questa battaglia di civiltà, di legalità e di democrazia partecipata con la petizione popolare portata avanti da noi dell’associazione AGEA, avrebbe dovuto avere un ruolo determinante per la soluzione del drammatico problema dell’acqua si è defilato, proponendo semplicemente l’abbattimento del costo delle tariffe di Caltaqua come se tale dimezzamento risolverebbe il problema della potabilità dell’acqua e della salute dei cittadini; non solo, ma di diffidare l’ATO Idrico di cui egli è il maggiore azionista, perché avvii azioni legali contro Caltaqua.

Come dire, il sindaco diffida se stesso!!!!!

Cittadino, la battaglia continua, se non vieni a firmare la petizione anche tu sei complice!!

A.G.E.A.
Il Presidente
Orazio Consiglio

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